Vigilante fiduciario aggredito all’alba nei pressi di piazza del Gesù: scambiato per guardia giurata

Alle prime luci dell’alba, nei pressi di piazza del Gesù a Napoli, un addetto alla vigilanza fiduciaria non armata è stato violentemente aggredito da alcuni malfattori che hanno tentato di impossessarsi di una pistola. Gli aggressori, convinti di trovarsi davanti a una guardia giurata, hanno agito con rapidità e brutalità, intensificando la violenza dopo il rifiuto dell’uomo in divisa che aveva cercato di spiegare di non essere armato.

Sull’episodio è intervenuto Giuseppe Alviti, presidente dell’Associazione Nazionale Guardie Giurate, security manager e formatore professionale per la sicurezza sussidiaria e complementare ai sensi del DM 154/09 e del DM 269/10. «Esprimo la mia piena vicinanza al lavoratore aggredito», ha dichiarato, soffermandosi sulla natura giuridica dell’operatore fiduciario e su una prassi che da tempo viene denunciata dall’associazione.

Secondo Giuseppe Alviti, in molti casi gli operatori fiduciari indossano divise indebitamente simili a quelle delle Guardie Particolari Giurate, creando una pericolosa ambiguità. «È un modo errato di intendere la vigilanza non armata, che finisce per favorire alcuni imprenditori nel “piazzare” servizi che richiamano lo stile armato a costi inferiori, anziché ricorrere alla classica guardia giurata con arma e decreto del Ministero dell’Interno», ha spiegato.

Una forzatura del sistema che, secondo il presidente dell’associazione, deve essere superata. «Da anni denunciamo questo modus operandi: così si mette a rischio la vita dei lavoratori fiduciari», ha sottolineato, ricordando che la normativa vieta a questi operatori di indossare tubolari, mostrine e abbigliamento di tipo militare. «Solo una settimana fa, al Vomero, ho riscontrato la presenza di un fiduciario addirittura con due paia di manette: una situazione assurda e inaccettabile».

Per la tutela dei lavoratori, l’Associazione Nazionale Guardie Giurate ha annunciato che, dopo le festività natalizie, sarà in piazza per una protesta volta a richiedere maggiori tutele e controlli più stringenti da parte del Ministero, contro l’abuso di divise e uniformi da parte di chi non è autorizzato a indossarle.

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