Al Cardarelli l’Albero della Rinascita: un messaggio di speranza per i pazienti ematologici trapiantati con la dedica di Geolier

Nel reparto di Ematologia con Trapianto dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, per il terzo anno consecutivo, è stato allestito l’Albero della Rinascita, un simbolo di speranza e resilienza dedicato ai pazienti ematologici sottoposti a trapianto di midollo. L’iniziativa nasce nel 2023 da un’idea del coordinatore infermieristico Domenico Buonanno e si è consolidata nel tempo come progetto di forte valore umano ed emozionale.

L’albero, allestito all’interno del reparto, è decorato non con le tradizionali palline natalizie ma con goccioline che rappresentano le cellule staminali. Su ciascuna gocciolina pazienti, familiari, operatori sanitari e visitatori possono lasciare pensieri, disegni, frasi e messaggi di incoraggiamento, trasformando l’albero in un racconto corale di vissuti, speranze e rinascite.

Dopo le dediche di Stefano De Martino, Franco Ricciardi, Gigi Finizio, Peppe Iodice ed Enzo Avitabile, quest’anno è arrivato anche il messaggio di Geolier, che ha affidato alla sua gocciolina una frase carica di significato: «Real P Semp, finché nun s’ mor rir semp», un augurio di forza e resistenza rivolto a tutti i pazienti.

L’iniziativa, patrocinata dal CRT Centro Regionale Trapianti, richiama l’attenzione sull’umanizzazione delle cure, ponendo al centro la persona nella sua totalità. L’obiettivo è creare attorno al paziente un clima di empatia, ascolto e vicinanza, offrendo conforto a chi è costretto a trascorrere il periodo natalizio in ospedale, spesso in camere di isolamento, lontano dagli affetti e dalla propria casa.

Per i pazienti ematologici trapiantati, il giorno del trapianto rappresenta una vera rinascita, tanto da essere considerato un secondo compleanno, da affiancare a quello anagrafico. Un passaggio che segna l’inizio di una nuova fase della vita, dopo un percorso complesso e spesso doloroso.

Sono centinaia le goccioline già appese all’Albero della Rinascita. Tra queste, il messaggio di Lucia, 26 anni, che ha donato il midollo al padre malato di leucemia: «Su quest’albero appendo una speranza grande: che l’amore sappia guarire, che la vita vinca, che il legame tra padre e figlia sia più forte di qualsiasi malattia». Un’altra donatrice ha scritto: «Il regalo più grande che potessi ricevere è stato quello di risultare compatibile con mia sorella e poterle ridare una vita felice».

Non mancano i ringraziamenti al personale sanitario. Roberta, 21 anni, rinata nel 2023, ha lasciato un messaggio carico di riconoscenza: «Ringrazio con tutto il cuore il reparto di ematologia per avermi accompagnata in questi due anni, nei momenti più difficili, con professionalità, attenzione ma soprattutto con grande amore». Federica, letto 7, rinata nel 2024, ha scritto: «Al reparto che ti salva la vita, siete nel mio cuore per sempre. Grazie per sempre».

Più che un semplice albero, quello allestito al Cardarelli è un concetto e un progetto emozionale che rafforza il legame tra professionisti della salute, pazienti e familiari, contribuendo al tempo stesso a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della donazione di midollo e di cellule staminali. Un segno concreto di vicinanza che, anche quest’anno, ha acceso una luce di speranza tra le corsie dell’ospedale.

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