Secondiglianesi. Luigi Di Nocera, il sindaco delle grandi opere pubbliche

Per la stragrande maggioranza dei secondiglianesi il largo che si apre tra via Vittorio Emanuele III e via Padre Gaetano Errico, a ridosso della parrocchia Santi Cosma e Damiano e davanti il vecchio municipio, resta ‘’mmiezzo ‘o casale”.

Cuore appunto dell’antico casale, la piazza – per la toponomastica – in realtà è dedicata ad un illustre personaggio al quale sono legate numerose e importanti opere pubbliche a vantaggio del territorio, l’ex sindaco Luigi Di Nocera.

Vissuto tra il 1826 e il 1902, alla guida del municipio di Secondigliano dal 1870, allora comune autonomo, (la prima sede in un edificio all’angolo con via Duca degli Abruzzi, poi trasformato in palazzo moderno, la seconda in quello che oggi è il centro giovanile “Sandro Pertini”), Di Nocera riuscì a conseguire importanti risultati, come l’estensione della rete dell’acquedotto del Serino, presidi sanitari, scuole e la realizzazione di nuove strade, che contribuirono alla crescita del comune.

Il suo nome, oggi inciso sull’epigrafe della piazza, è legato ad un periodo storico in cui Secondigliano si distinse per delle opere che migliorarono concretamente la vivibilità del comune, poi con il fascismo, divenuto quartiere della città di Napoli dal 1926. Di quelle opere è possibile rintracciare la memoria storica anche in una lapide, posta all’interno dell’ex casa comunale, che in poche righe racconta quanto di buono abbia realizzato Di Nocera per i cittadini.

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