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Il nostro percorso inizia da Piazza Di Vittorio, più conosciuta come Piazza Capodichino, con la Chiesa dell’Immacolata Concezione.
Venne edificata nel 1857, per volontà del re Ferdinando II, come segno di ringraziamento alla Vergine per essere scampato miracolosamente nel giorno dell’Immacolata del 1856 all’ attentato perpetrato da Agesilao Milano, un mazziniano infiltrato, mentre il re passava in rassegna l’esercito al Campo di Marte a Capodichino.
La fine del regno borbonico influenzò certamente i successivi lavori del tempio, la cui realizzazione, seppure di notevole rilevanza artistica, fu inferiore alle attese del cardinale Sisto Riario Sforza che aveva benedetto, con cerimonia solenne la posa della prima pietra. L’episodio è rappresentato da un quadro del Fergola, custodito nella reggia di Caserta.
La chiesa, in stile neo rinascimentale, presenta nella facciata, semplice ed elegante, sei lesene con capitelli ionici che racchiudono quattro finestroni, posti ai lati dell’entrata. Nella parte superiore la particolarità architettonica si rinnova con quattro lesene corinzie che incorniciano le nicchie con le statue in stucco rappresentanti san Pietro e san Paolo, ed il finestrone, sormontato da un timpano triangolare.
All’interno la chiesa si presenta ad una sola navata e con cappelle laterali. I lavori di ristrutturazione del XX sec. hanno realizzato una nuova abside moderna non in linea con lo stile classicheggiante dell’intero edificio. Da ammirare la statua lignea di S. Michele Arcangelo, (sec. XVIII) e quella dell’Immacolata di L. Caputo del 1876.
