”La scia di sangue che ha attraversato la città, procurando la morte a delle giovani vite e terrore e angoscia a interi quartieri, strade, famiglie, non può lasciarci indifferenti e inermi ad attendere chi sa cosa: ognuno deve sentirsi interpellato dal grido della città, ognuno deve dare il proprio contributo alla vita della comunità, ognuno deve essere per le nuove generazioni un segno di speranza, di resurrezione a partire dal proprio ambito, dovere, ruolo”.
Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, in occasione dell’incontro nel Duomo per il Patto educativo con istituzioni e mondo del terzo settore.
Don Mimmo ha sottolineato: ”Dobbiamo guardare in faccia con coraggio le tante fatiche e ferite della nostra comunità, iniziando dalle periferie esistenziali legate cioè legate alla condizione sociale”.