Raptus di follia a Marano, 87enne barricato in casa con bombole del gas: carabinieri evitano la tragedia

Vere e proprie scene da film quelle registrate mercoledì sera, tra le 19:30 e le 22:45,  al civico 44 di via Merolla, a Marano.
Qui da due giorni un 87enne, con disturbi psichiatrici, non rispondeva alla figlia suscitando così grande apprensione tra i familiari.
I carabinieri, dopo essere entrati all’interno dell’appartamento, grazie all’ausilio di un fabbro, hanno trovato l’uomo che dormiva sul divano. In pochi attimi è scoppiato il caos seguito da momenti di terrore.
L’uomo, infatti, preso da uno dei suoi raptus, non ha esitato ad aggredire al collo la figlia presente, invitandola ad uscire.
Si è evitato il peggio soltanto grazie all’intervento dei carabinieri che hanno fatto da scudo tra padre, armato di cacciavite e la figlia.
A rendere ancora più incandescente la situazione il fatto che l’uomo si fosse barricato in casa con ben tre bombole di gas, circostanza che ha fatto scattare subito la macchina dei soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Calvizzano, con una seconda pattuglia proveniente dalla Compagnia di Marano, un’ambulanza del 118, un’auto medicalizzata e i vigili del fuoco.
Fondamentale la destrezza con cui i carabinieri hanno scongiurato la tragedia.
I militari dell’Arma, attraverso delle torce, hanno fatto distrarre l’uomo che si era affacciato sul lato strada, mentre dall’interno facevano irruzione i vigili del fuoco e un carabiniere, riuscendo così ad immobilizzare l’87enne che è stato trasportato all’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove si trova ricoverato per accertamenti clinici nel reparto di psichiatria.
Una delle figlie dell’anziano, più volte aveva denunciato le condizioni di pericolo per sé stesso e per gli altri in cui versava il padre, lamentando il mancato intervento degli assistenti sociali del Comune di Marano. L’uomo viveva in condizioni igieniche precarie, non si lavava, al punto che è stato rinvenuto con gli indumenti sporchi di escrementi e in passato aveva aggredito con cacciavite e forbici la moglie e una delle figlie, minacciando di far saltare in aria il palazzo con le bombole del gas.

Angelo Covino

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