Riconoscimento alla memoria di Pio La Torre, a Bologna spazio all’impegno anticamorra

In occasione del 40esimo anniversario dell’approvazione della storica legge “Rognoni-La Torre” che introdusse per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di “associazione di tipo mafioso” e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili all’accumulazione illecita di capitali, Cgil, Avviso Pubblico e Federazione Nazionale della Stampa Italiana organizzano una cerimonia di conferimento di uno speciale “Riconoscimento alla memoria di Pio La Torre” a sindacalisti, amministratori pubblici e giornalisti che, con il loro operato, si sono particolarmente distinti nel promuovere azioni di legalità.

Quest’anno il premio sarà conferito al Comandante della Polizia Locale di Arzano, Biagio Chiariello.

La giuria presieduta dall’On. Rosy Bindi, già Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e composta da Stefania Pellegrini, direttore del Master in “Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscate alle mafie” dell’Università di Bologna, da Marco Omizzolo, sociologo, giornalista e autore di saggi e inchieste, dal giornalista Paolo Borrometi e da un rappresentante per ogni Associazione, ha ritenuto il cv del Comandante degno di questo riconoscimento.

Infatti Chiariello, per diverso tempo, si è occupato del censimento di tutte le abitazioni abusive oppure occupate abusivamente nella zona cosiddetta “167” di Arzano, roccaforte dell’attività camorristica. Questo lavoro gli ha causato tantissimi danni e minacce di morte: durante le perquisizioni, infatti, il comandante fu minacciato di morte da un residente considerato dagli investigatori vicino alla criminalità organizzata, ma fatto ancora più grave è avvenuto quando è stato affisso, nei pressi della stazione, un manifesto che “recitava” la morte del colonnello con tanto di foto. Da marzo, per questo motivo, il comandante vive sotto scorta.

Il conferimento di questo riconoscimento, come anticipato, punta a valorizzare personalità istituzionali e non solo (sindacalisti, giornalisti, amministratori pubblici) che si battono con passione, coraggio e competenza contro l’illegalità, sostenendoli e supportandoli nel loro operato.

La premiazione è avvenuta a Bologna, presso l’Università “Alma Mater Studiorum”: presente Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, interventi nel corso della manifestazione de l’On. Rosy Bindi, Presidente della giuria, Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Mattia Motta, Segretario generale aggiunto FNSI e Giuseppe Massafra, Segretario nazionale CGIL. Ha presieduto Stefania Pellegrini, Direttore del Master “Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscate alle mafie” dell’Università di Bologna e membro della giuria.

Premiato anche il giornalista Mimmo Rubio, sotto scorta per le sue coraggiose denunce, in particolare contro la camorra nel territorio di Arzano.

Sara Finamore

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