Continuano con successo le operazioni della polizia penitenziaria volte a garantire il rispetto della legalità nelle carceri.
Si inserisce in quest’ambito una fruttuosa perquisizione eseguita nella casa circondariale di Poggioreale, di cui da notizia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce di Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che segnala come “durante una perquisizione finalizzata alle attività di controllo e verifica per contrastare l’illecita introduzione di telefonini e sostanza stupefacente all’interno dell’Istituto, il personale di Polizia Penitenziaria ha rinvenuto nel Reparto Salerno, anche l’ausilio delle unità cinofile del Corpo, cocaina, hashish e cannabis e due telefoni cellulari”.
In altre parole, anche nello storico carcere napoletano il personale di polizia penitenziaria è impegnato nell’arginare questo nuovo e dilagante fenomeno illegale, che sta mettendo a serio rischio la tenuta del sistema carcerario.
Ignorati, dunque, gli appelli lanciati finora dallo stesso sindacato.
Anche a POGGIOREALE, come in tutte le carceri del Paese, la Polizia Penitenziaria è impegnata nel contrasto di questo nuovo fronte di illegalità, che sta iniziando a creare grosse ed evidenti difficoltà al sistema”.
Capece ricorda come: “Anche tramite i pacchi postali destinati ai detenuti in periodo di COVID 19 si sta tentando di fare entrare nelle carceri di tutto. La Polizia Penitenziaria è impegnata nel contrasto di questo nuovo fronte di illegalità, che sta iniziando a creare grosse ed evidenti difficoltà al sistema”.
Forte la denuncia del segretario generale SAPPE: “Non sappiamo più in quale lingua del mondo dire che le carceri devono essere tutte schermate all’uso di telefoni cellulari e qualsiasi altro apparato tecnologico che possa produrre comunicazioni nonchè altrettanto necessario è prevedere uno specifico reato penale per coloro che vengono trovati in possesso di cellulari in carcere. I penitenziari sono sicuri assumendo i provvedimenti necessari per potenziare i livelli di sicurezza e nuovi Agenti di Polizia Penitenziaria”. Il SAPPE inoltra ricorda come colluttazioni e aggressioni ai danni degli agenti siano sempre più frequenti, segno evidente di come il sistema penitenziario, a Poggioreale ancora di più per i noti problemi di sovraffollamento, assomigli sempre di più ad una polveriera.
Angelo Covino