Oggi è un grande giorno per Scampia: qui infatti, dopo più di 15 anni di lavori, è stata inaugurata la sede dell’Università “Federico II”.
“Avere la sede dell’università qui a Scampia è qualcosa di straordinario. Sono convinto che rappresenterà un volano di sviluppo per il nostro quartiere: ci sarà un passaggio continuo, di circa 600 studenti, almeno in una fase iniziale, nella nostra zona e si costruiranno intorno al polo numerose attività e servizi che genereranno un indotto positivo per tutta la Municipalità 8. Oggi si stanno determinando le condizioni per una reale rigenerazione urbana. L’Università sarà, in questo senso, un fattore propulsivo che rappresenterà non solo uno spazio di produzione di saperi, con la sua vocazione alla ricerca, ma anche un punto di apertura alla ricchezza che il territorio esprime” queste le parole del presidente della Municipalità 8, Nicola Nardella.
Il polo universitario è costato 51 milioni di euro e sorge dove prima c’era la Vela H, che da sempre è stata simbolo di degrado e illegalità e che invece adesso sta conoscendo la sua rinascita.
A tal proposito si è espresso il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, sottolineando i cambiamenti in atto nell’area nord: “La rigenerazione urbana di Restart-Scampia, il programma di riqualificazione del verde urbano, la realizzazione della pista ciclabile ed un’adeguata implementazione del sistema di trasporti hanno tutti l’obiettivo di rendere fertile un territorio dalle grandi potenzialità, portando formazione e sviluppo economico. Il valore di questa inaugurazione è la vittoria di una città, di un quartiere sui suoi pregiudizi. È un’università non a Scampia ma per Scampia, l’obiettivo è anche cambiare la narrazione che abbiamo subito, di un quartiere che era solamente camorra”.
Il complesso è moderno e attrezzato e si sviluppa come un grande cilindro su 7 piani: ha un’aula magna da 520 posti, 33 aule per accogliere a regime 2660 studenti e uno spazio comune, da dove si dipanano i percorsi per i cinque piani fuori terra e per i due interrati. All’esterno, al centro dell’agorà sarà piantato, nelle prossime ore, un albero d’ulivo, a simboleggiare la pace e la crescita dei giovani e del quartiere.
Sono previsti 16 corsi di laurea triennale e 6 di laurea magistrale di Professioni sanitarie, 16 laboratori didattici ancora in allestimento, 16 ambulatori e stanze di degenza che saranno operativi dal 2023, un parcheggio sotterraneo da 90 posti auto e uno scoperto da 80 posti.
Le prime attività assistenzialistiche saranno di specialistica ambulatoriale e i primi ambulatori che partiranno saranno per i disturbi nutrizionali, un Centro anti diabete e un Centro prelievi, seguendo le esigenze del territorio.
All’inaugurazione, presente l’Arcivescovo Metropolita di Napoli, don Mimmo Battaglia, che ha benedetto il plesso: “Oggi Napoli si congiunge ad una delle sue periferie più dimenticate ed etichettate, oggi in un luogo dove molti giovani venivano a cercare la morte, inizia una storia nuova: in questo quartiere i giovani verranno a costruire il proprio futuro, verranno a raccogliere sapienza e coraggio per servire coloro che hanno più bisogno di aiuto, i malati e i deboli. Vogliamo che il signore benedica questo luogo e che benedica i loro sogni di riuscita della loro vita ordinandoli alla giustizia e alla pace.”
Oggi, al taglio del nastro, gli studenti della Facoltà di Scienze Infermieristiche hanno inaugurato le aule, cominciando a seguire le prime lezioni.
“E’ comodissimo arrivarci grazie alla metro e siamo felici di venire qui, in un edificio così moderno e che rappresenta una riqualifica per la zona” raccontano gli studenti all’ingresso.
“Oggi è una grande emozione con cui proclamiamo l’ingresso della comunità di Scampia nella rete della cultura, della formazione universitaria d’eccellenza, della ricerca, dello sviluppo tecnologico, dell’assistenza medica avanzata” così è intervenuto il rettore federiciano, Matteo Lorito e la presidente della Scuola di Medicina dell’Ateneo, Maria Triassi, ha detto: “La sede di Scampia è l’occasione per applicare nuove metodologie didattiche e formative ai primi anni dei corsi di laurea delle Professioni sanitarie. L’obiettivo è realizzare qui un polo didattico della medicina altamente tecnologico”.
Presente stamane anche la ministra dell’Università e della Ricerca, Cristina Messa, che ha augurato una fervida interazione tra la comunità accademica e quella locale: “Ho letto di associazioni e comitati di zona a cui faccio i complimenti per quanto fatto, attendo che si sviluppi un forte rapporto tra loro e l’università. Sappiamo bene che queste iniziative non vanno avanti da sole, hanno bisogno dell’attenzione collettiva che non è fatta solo di finanziamenti ma di processi, aspetti organizzativi, significa rendere il luogo vivibile per tutti.”
All’inaugurazione è intervenuto anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha invitato ad incentivare lo spirito civico e il rispetto per la zona: “Un Paese che ci ha messo 15 anni per costruire un’opera del genere, è un Paese morto. Bisogna ricordare che l’opera non è completa, ma ci vorranno ancora risorse. Più riqualifichiamo il territorio, più cresce il senso civico dei residenti, già dimostrato con la nascita della stazione metropolitana e i murales. Mi rivolgo agli studenti: rispettate e non devastate questo luogo.”
Anche Zeudi Di Palma, Miss Italia 2021, studentessa dell’Ateneo originaria di Scampia e madrina dell’evento, ha voluto lanciare un messaggio di speranza: “L’università darà modo a tanti giovani di non spostarsi più verso Napoli centro, ma sarà Napoli centro forse a venire da noi. Questo darà la possibilità a tanti commercianti di lavorare e si realizzeranno anche tanti altri progetti per far sì che i ragazzi si spostino anche verso le periferie.”
All’inaugurazione presenti anche Giuseppe Longo, direttore generale dell’azienda ospedaliera della Federico II, che ha illustrato il contributo che l’azienda ha dato alla realizzazione del progetto e l’ex sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, che ha sottoscritto l’accordo per l’Università nel 2006.
Sara Finamore