di Angelo Covino
Calvizzano. I carabinieri di Calvizzano, coordinati dal maresciallo maggiore Pietro De Stasio, comandante della locale Stazione, ieri mattina, si sono presentati in viale della Resistenza, dove è situata una struttura su due livelli che ospita oltre 200 immigrati.
Nel corso di una normale ispezione, i militari hanno rinvenuto numerosi ciclomotori privi di targa o, con telaio abraso.
I ciclomotori sono stati sottoposti a sequestro penale ed affidati al custode giudiziario in attesa dei dovuti accertamenti da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord di Aversa.
Laddove possibile saranno restituiti ai legittimi proprietari, in caso contrario i mezzi a due ruote andranno distrutti.
Non è la prima volta che i militari dell’Arma, passano al setaccio la struttura in questione. Qui, lo scorso settembre, un extracomunitario era stato sorpreso, in sella ad un ciclomotore risultato rubato, mentre varcava il cancello dello stabile, motivo per il quale è stato denunciato a piede libero per ricettazione.
Puntualmente, dunque, dopo ogni controllo volto al ripristino delle condizioni di legalità all’interno del secondo Centro accoglienza immigrati più grande della Campania, si trovano di fronte a ciclomotori di dubbia provenienza, o rinvenimenti che lasciano pensare ad un vero e proprio centro di ricettazione.
Proprio il ripetersi di tali ritrovamenti, ha fatto intensificare i controlli da parte dei carabinieri in queste zone “grigie”.
Allo stesso tempo ha fatto scattare un allarme sicurezza nell’area del Centro d’accoglienza dove vanno e vengono, mezzi rubati. Un SOS, dunque, lo lanciamo alla Prefettura di Napoli ed alla Procura di Napoli Nord, affinché prendano atto di quanto accade oramai da anni in queste strutture ,mettendo fine al fenomeno per la cui repressione sono impegnati i militari dell’Arma.
