Papa Francesco, nel corso dell’udienza odierna al cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha autorizzato la promulgazione dei Decreti riguardanti 11 prossimi nuovi beati e 13 nuovi venerabili.
Con il riconoscimento delle virtù eroiche diventa Venerabile anche la Serva di Dio Madre Miradio della Provvidenza, (al secolo Giulia Bonifacio), fondatrice della Congregazione delle Povere Figlie di Sant’Antonio, ora Religiose Francescane di Sant’Antonio, nata il 2 febbraio 1863 a Castellammare di Stabia e morta a Secondigliano il 15 dicembre 1926.
E’ il 15 dicembre del 1926 quando la fondatrice delle Povere Figlie di S. Antonio, oggi Religiose Francescane di S. Antonio, spira nel convento di via Lungo Ponte, a Secondigliano.

E’ Padre Natalino Russo, Missionario dei Sacri Cuori, rettore del santuario dell’Addolorata, ad amministrargli l’estrema unzione e a recitare le preghiere al suo capezzale.
In un vicolo di Secondigliano, nel 1919, grazie al permesso del cardinale Prisco, volle costruire una nuova casa dove far alloggiare le suore e realizzare una scuola e laboratori per i bambini. La risposta del quartiere è straordinaria. La gente, pagando appena una retta che non riesce nemmeno a coprire le spese, affluisce numerosa con i propri bambini, al punto che la struttura si rivela ben presto insufficiente. L’affitto portava via tutte le entrate e bisognava prendere in considerazione una soluzione alternativa, senza abbandonare il quartiere.
La Madre allora ordina alle suore di fare una tredicina di S. Antonio. All’ottavo giorno, una signora avvisa le religiose che una donna, pronta ad emigrare, aveva messo in vendita a prezzo modico il suo appartamento. Madre Miradio non perde tempo, si precipita a visitare quella casa e parla con la proprietaria. Quest’ultima, devota di S. Antonio, comprendendo lo spirito con cui si muovevano le suore, chiuse un occhio sul prezzo.
Sarà quella la nuova casa delle suore, dove praticare la formazione religiosa e portare avanti la scuola. Dopo sette anni Madre Miradio, una vita spesa per i poveri e i bambini, lascerà la sua grande eredità spirituale alle sorelle e un’importante struttura al quartiere.
Alla notizia della sua morte decine di alunne, bambini e tanta gente povera, per i quali Madre Miradio aveva speso la propria vita, cominciarono ad accalcarsi silenziosi alla porta della Comunità. Fu come vivere una veglia muta e composta: cuori ricolmi di affetto e gratitudine, occhi lucidi di pianto, labbra che sussurrava timidi e semplici preghiere d’addio a colei che era stata “mamma”.
Oggi la notizia di un’ulteriore tappa di quel percorso di santità che si intreccia con le risposte ai bisogni del quartiere dove aveva fondato una casa per gli ultimi. Lo stesso quartiere che oggi si prepara a festeggiare Madre Miradio.
Alle Religiose Francescane di S. Antonio gli auguri di “santità” del Decano, mons. Doriano Vincenzo De Luca.