Chiesa dell’Addolorata gremita per i funerali di P. Felice. Il fratello, P. Angelo: «E’ stato un vero servo di Dio»

La chiesa dell’Addolorata, la Cappella come da sempre la chiamano i devoti di Secondigliano, non è riuscita a contenere la folla arrivata per dare l’ultimo saluto a Padre Felice Terracciano, Missionario dei Sacri Cuori scomparso dopo una lunga malattia.

Già parroco ai Sacri Cuori, a Santi Cosma e Damiano, a Secondigliano, alla parrocchia di San Paolo a Latina, rettore del Santuario dove si sono tenuti i funerali, Padre Felice era molto amato nel quartiere a nord di Napoli.

Così in tanti si sono voluti fermare in preghiera intorno alla sua salma e partecipare alle esequie, celebrate dal fratello di Padre Felice, il Superiore Generale dei Missionari dei Sacri Cuori, Padre Angelo Terracciano.

Accanto a lui sull’altare del santuario dedicato alla Vergine di San Gaetano Errico, i confratelli della congregazione religiosa arrivati anche da fuori Napoli per i funerali e altri sacerdoti del Decanato.

Padre Angelo, nel corso dell’omelia, ha ricordato l’infanzia e l’adolescenza trascorsi con il fratello, il percorso che li ha portati a diventare sacerdoti, ringraziando il Signore per la vita a concessa a Padre Felice.

Un sacerdote esemplare, sempre buono e disponibile, che con gentilezza si dedicava alla pastorale giovanile, familiare, ad aiutare gli “ultimi” che in lui hanno sempre trovato un punto di riferimento.

«Servo di Dio e dei fratelli» che ha incrociato lungo il suo cammino, sempre pronto a dedicarsi all’annuncio del Vangelo, con gioia e perseveranza.

Un’omelia salutata da un lungo applauso, tributato nuovamente all’uscita del feretro dalla chiesa, al termine della celebrazione.

Raffaele Sarnataro

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