Covid, in un anno in Italia morti 269 sacerdoti

Tra poco si dovrà parlare di una vera e propria generazione perduta di sacerdoti per la Chiesa italiana. Spazzata via dal covid, che ha messo in risalto il loro ruolo nella società ma ha presentato un conto ben più grande della stessa crisi delle vocazioni che da anni affligge il cattolicesimo nazionale.
    Sono 269 i sacerdoti morti a causa del Covid-19 in Italia nel primo anno della pandemia, rileva il Sir, l’agenzia dei vescovi italiani,
   Dal 1 marzo 2020 al 1 marzo 2021, le regioni più colpite sono state quelle del Nord (78% del totale): a guidare la classifica è la Lombardia con 88 decessi (33%), Emilia Romagna con 36 (14%), Trentino Alto Adige con 28 (10%), Piemonte con 22 (8%) e Veneto con 17 (6%). A seguire, tra le Regioni del Centro (11%) e del Sud (11%) con il numero più alto di vittime, ci sono le Marche con 15 sacerdoti morti (6%), la Campania con 12 (4%) e l’Umbria con 7 (3%). Le due isole sommano, nel complesso, 14 decessi (10 in Sicilia e 4 in Sardegna).
   Il contagio ha quasi azzerato il pur modesto ricambio garantito dalle nuove ordinazioni, che sono state 299 nel 2020. E l’entità della tragedia che si è consumata è misurabile anche in termini percentuali.
   Se nel 2019 i preti morti erano stati 742, nel 2020 il totale è salito a 958 con un incremento del 30%. Nei due periodi in cui la pandemia si è abbattuta con più violenza le cifre sono state anche peggiori.

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