In occasione di “Giugno Giovani”, rassegna patrocinata dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli, la biblioteca comunale Guido Dorso di Secondigliano ospiterà l’iniziativa dal titolo “Giovani scrittori in biblioteca”, dibattiti e presentazioni di scrittori originari di Secondigliano, in programma alle 18:00, il 9 – 16 e 22 giugno.
Il 9 giugno aprirà la rassegna Vincenzo Strino con il suo primo romanzo “Secondi a nessuno”: Strino è il presidente dell’associazione di quartiere “Larsec” e nella vita è un giornalista e direttore della comunicazione digitale di Spin Factor. Il libro, vincitore del premio Giancarlo Siani di quest’anno, è un racconto-manifesto di chi ha deciso di restare a Secondigliano nonostante le difficoltà, fondando la realtà associativa del “Larsec” per iniziative culturali e di riqualificazione del territorio.
Il secondo appuntamento sarà il 16 giugno e avrà come protagonista Stefania Spanò: cantastorie, insegnante di italiano e storia nella scuola secondaria di primo grado, interprete LIS che da anni conduce laboratori di teatro, scrittura creativa e poesia visiva. Nel 2021 ha pubblicato “Avventure filofavolose”, ma in quest’occasione presenterà il suo primo romanzo “Nannina-o dell’arte del cuntare”, libro vincitore de “IoScrittore”, il torneo letterario promosso dal gruppo GeMS. Il libro è ambientato a Secondigliano e abbraccia un arco temporale che va dal secondo dopoguerra alla fine degli anni ’90: il fulcro centrale è il legame tra nonna Nannina che racconta di cinquant’anni di una città complessa e scomposta e la nipote Stephanie che cerca di trovare il coraggio di affrontare la realtà cruda e insensata.
L’ultimo appuntamento è in programma il 22 giugno e a parlare sarà Gennaro Marco Duello, giornalista della redazione Cultura e Spettacoli di “Fanpage” laureato in Scienze della Comunicazione, che presenterà il suo libro “Un male purissimo”. Il romanzo post-noir tratta della storia di tre uomini- Marzio, Antonio ed Enzo- e degli abissi in cui l’anima può sprofondare, mentre sullo sfondo c’è il Centro Direzionale di Kenzō Tange.
Sara Finamore
