Si terrà venerdì 1 luglio alle ore 11, nella sala della protomoteca del Campidoglio di Roma, la cerimonia di premiazione del “Salvator Mundi”. Un prestigioso riconoscimento che è stato istituito nell’ambito del progetto “Italia in un abbraccio” (www.italiainunabbraccio.it) ideato e realizzato dalla giornalista, professionista, Katia La Rosa, che ha voluto unire il mondo della cultura, dell’arte, e dell’informazione, nella realizzazione della prima mostra multi – territoriale digitale per diffondere un messaggio di Pace alla Nazione.
Durante l’iniziativa nata per coinvolgere Istituzioni e cultura interverranno illustri personaggi per raccontare questo particolare momento storico analizzando le sfide che ci attendano e sottoscrivendo un “Manifesto per la Pace”.
All’evento sostenuto da Italo, condotto dal giornalista Michele Cucuzza, parteciperanno tra gli altri: Svetlana Celli, Presidente dell’Assemblea capitolina, il Premio Nobel per la Pace, Prof, Riccardo Valentini, Katia La Rosa, Presidente IT Difesa, Paolo Petrecca, Direttore Rainews 24; Angelo Vesto, giornalista, Roberto Boella, AD LaPresse agenzia di stampa e il maestro Marco Nereo Rotelli, artista.
La cerimonia rappresenta un riconoscimento al valore, per onorare l’impegno, la professionalità e il sacrificio di quell’Italia del merito, che in questo particolare momento storico continua a difendere e promuovere valori ed eccellenze della nostra Nazione.
Tra i premiati giornalisti inviati in zona di guerra in Ucraina, Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la Notizia, oltre ad altri illustri personaggi delle Istituzioni, della cultura e dell’imprenditoria italiana.
“A rappresentare questo evento – ha spiegato la giornalista Katia La Rosa – abbiamo scelto un’opera di Leonardo Da Vinci: artista, inventore e letterato. Ed è proprio attraverso la potente figura del “Salvatore” che abbiamo deciso di lanciare un messaggio di pace per l’umanità”. “Il destino della nostra società non è stato ancora scritto. Non dobbiamo dimenticare che il nostro genere umano è capace di procreare la vita e non per questo possiamo sopprimerla con il libero arbitrio” ha concluso La Rosa.
Angelo Covino