Napoli. Circa sessantaseimila aziende ricadenti nel territorio delle 5 filiali metropolitane Inps di Napoli, Castellammare, Nola, Camaldoli/Vomero e Pozzuoli, da oggi potranno accedere allo sportello virtuale Durc e risolvere, laddove ce ne fosse bisogno, la domanda che per certi versi diventa emblematica. La sigla del Protocollo d’intesa tra Unione Industriali e Inps volto alla nascita dello sportello virtuale Durc, rappresenta un servizio fondamentale che, partendo dall’accesso alle nuove tecnologie, scende al fianco delle imprese per ottimizzare i rapporti con la pubblica amministrazione.
Ne sono convinti il presidente dell’Unione Industriale di Napoli Jannotti Pecci e il direttore del Coordinamento Metropolitano Inps Napoli Vincenzo Damato, nel commentare l’importante accordo raggiunto tra le parti.
“Grazie a questo protocollo d’intesa, rendiamo più semplice ed immediato il rilascio del Durc” – ha affermato Pecci, nel corso della riunione dell’accordo di programma tra Inps e Unione industriali che si è tenuta nella sede di palazzo Partanna a Napoli. “Il Durc – ha aggiunto il numero uno dell’Unione – oggi è diventato una specie di passaporto per le imprese. Una sorta di lascia passare che serve nei rapporti con la pubblica amministrazione ed ogni qualvolta che un’impresa si trova ad interloquire con il sistema bancario per chiedere o rinnovare un finanziamento o, per migliorare il proprio reting. Il fatto che oggi creiamo le condizioni per risolvere i problemi alle imprese, laddove ci fossero problemi con il documento unico di regolarità contributiva, mi sembra davvero un risultato importante. Di tutto questo –ha aggiunto Pecci –ne sono grato al direttore del coordinamento metropolitano dell’Inps di Napoli Vincenzo Damato e ai suoi collaboratori perché dietro al dottor Damato e dietro alla mia persona, c’è un sistema, una macchina che se non funzionasse, avremmo voglia io e il dottor Damato a stare lì ad aspettare che qualcuno ci porti in giro”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la dichiarazione di Damato che ha tenuto a sottolineare la stretta e proficua collaborazione tra Inps e Unione Industriali.
“Il Presidente Pecci nel richiedere un rapporto con l’Inps per quanto riguarda il Durc, sta ad indicare che l’Inps non è più vista, ne deve essere vista distante dal settore produttivo ma deve convivere. Un soggetto che partecipi alla vita produttiva del paese. Cambiando questo tipo di impostazione da parte delle imprese significa per noi lavorare meglio. Se l’Unione industriali dà la possibilità di fornire l’input alle aziende laddove trovano problemi per una serie di ragioni – non ultima quella di una disciplina normativa molto complessa quale quella previdenziale, noi possiamo dare il giusto supporto affinché le aziende possano umanamente inviarci dei flussi in maniera ottimale che per noi rappresentano il 97% della fonte dei dati fornendo i nostri archivi in maniera corretta” ha affermato il direttore del Coordinamento Metropolitano Inps Napoli.
Per evidenziare i benefici derivanti dall’attivazione dello sportello virtuale Durc, Damato ha portato un significativo esempio relativo alla realtà lavorativa Inps: “Noi abbiamo un lavoro che si riduce e l’azienda ha un ritorno decisamente immediato di quella istanza di servizio. Faccio un esempio: se nei nostri archivi abbiamo la possibilità di ricevere degli F24 che non presentano errori e che quindi si abbinano in automatico con il flusso precedente agli Uniemens, noi abbiamo la possibilità di rilasciare il Durc in automatico senza fare nessuna attività e l’azienda in due secondi ha il Durc .
Angelo Covino