Scampia ricorda don Antonio Cecere, a due anni dalla morte: «Era un punto di riferimento per tutti»

A due anni dalla morte di don Antonio Cecere, la comunità da lui fondata, la parrocchia Santa Maria Maddalena a Scampia, lo ha ricordato con una solenne celebrazione eucaristica officiata dal parroco, don Antonio Iavarone e da don Francesco Minervino, parroco della Resurrezione, nel rione Monterosa.

«Il modello di adesione a Gesù può essere testimoniata anche senza il compimento di opere sensazionali» ha evidenziato il parroco nell’omelia, nel giorno in cui ricorre la festa liturgica di San Bartolomeo. «Gesù – ha aggiunto – guarda alla sincerità del cuore piuttosto che alla straordinarietà delle opere».

Da qui il ricordo di padre Antonio, come lo hanno sempre chiamato tutti: una vita scandita dall’umiltà, dalla vicinanza ai sofferenti, da un’azione pastorale silenziosa quanto incisiva che non si è mai fermata nemmeno durante la pandemia.

«La sua guida è stata la luce di Gesù mai la propria – ha continuato il parroco – diventando un punto di riferimento per tutti, come tanti altri sacerdoti per il cui dono alla Chiesa di Napoli ringraziamo il Signore, un seme che cadendo in terra porterà frutti ancora per tanto tempo».

Raffaele Sarnataro

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