Marano. In attesa delle prossime elezioni, nel comune dove si è registrato il triste record di scioglimenti per infiltrazioni camorristiche, 4 in totale, i vari schieramenti scaldano i motori e già spingono per i primi nomi dei probabili candidati alla carica di primo cittadino.
Al momento per l’area della sinistra si parla di Stefania Fanelli di Sinistra ecologia e libertà, consigliera comunale da anni, sin dalle giunte del sindaco Salvatore Perrotta, coinvolto e poi assolto in alcune vicende giudiziarie. La Fanelli ha sostenuto, nel 2018, anche la candidatura Bertini, oggi rinviato a giudizio per concorso esterno.
In alternativa alla Fanelli, la sinistra radicale potrebbe puntare su Francesca Licata di Potere al Popolo, politicamente più giovane, ma sicuramente meno esperta delle dinamiche comunali.
Stando invece ad alcuni rumors, in casa PD, sarebbe in atto una piccola faida che vede contrapposti due gruppi, uno capeggiato da Matteo Morra, candidato in pectore, e l’altro gruppo, meno omogeneo, che vede schierati una parte degli ex fedelissimi dei due precedenti sindaci targati PD: Salvatore Perrotta e Rodolfo Visconti.
Stando così le cose, la sinistra maranese arriverebbe lacerata e disunita ai nastri di partenza.
Nulla di nuovo anche nel Centro dove girano ormai da tempo, i nomi di Gregorio Silvestri, Michele Izzo e Crescenzio Coppola non riescono coagulare intorno ai loro nomi delle coalizioni sufficienti a competere. Al centro, al momento, ci sono più papabili candidati sindaco che liste.
Nel Centrodestra, invece, F.d.I., Lega e F.I. non hanno ancora trovato la quadra: circola il nome di Teresa Giaccio, molto legata all’ex consigliere regionale Marco Nonno e che, secondo accreditati rumors, non sarebbe ben vista dagli altri due partiti della coalizione.
Nulla di nuovo sotto il sole, fatta eccezione per alcuni comunicati stampa e lettere sottoscritte da “Free Marano” e da alcuni cittadini, che hanno chiesto a Fernando Bocchetti, noto giornalista d’inchiesta locale, minacciato diverse volte da personaggi contigui ai clan locali per il suo lavoro, di candidarsi a primo cittadino. Una candidatura, pertanto, che potrebbe rilevarsi “scomoda” in un comune ad altissimo tasso di criminalità, dove Bocchetti combatte da anni in prima persona le piccole e grandi illegalità del territorio e quindi potrebbe essere inviso ad una buona fetta della politica locale avvezza al consociativismo e agli “accordi sotto banco”. Un altro candidato potrebbe essere l’ex dirigente comunale Luigi De Biase, per 30 anni in servizio in municipio, forse supportato da un piccolo gruppetto che fa capo all’imprenditore edile Antonio Cerullo.
Angelo Covino