Don Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, compirà un altro gesto per avvicinarsi agli ultimi in questo tempo di Pasqua: celebrerà infatti la messa in Coena Domini di Giovedì Santo presso il campo rom di cupa Perillo a Scampia, situato nelle vicinanze della chiesa di Santa Maria della Speranza.
L’idea di celebrare il rito del Giovedì Santo in un luogo così “dimenticato” è nata dalla visita che l’Arcivescovo fece nella rettoria, ovvero nella “sottoparrocchia” di Santa Maria della Speranza, gestita dai padri Gesuiti.
In quell’occasione, don Mimmo ebbe modo di visitare le realtà del territorio, la Rettoria di Santa Maria della Speranza, il Centro Hurtado (Gesuiti), Casa Arcobaleno (Fratelli Lasalliani), Centro Mille Colori (Suore della Provvidenza).
“Quando è entrato nel campo rom si è meravigliato di questa situazione incresciosa e poi ha conosciuto una famiglia che avevamo battezzato alcuni anni fa proprio dentro una baracca e ha proposto di venire qui a celebrare la messa del Giovedì Santo con la lavanda dei piedi” ha spiegato Padre Eraldo, gesuita responsabile della Pastorale dei Rom.
Il campo rom è nato come un insediamento spontaneo, è stato socialmente accettato ma risulta essere sicuramente una situazione precaria per chi vive all’interno delle baracche e che va regolamentata il prima possibile.
La celebrazione sarà aperta a tutti, si terrà proprio al lato destro del campo rom e sarà alle 16.30, poiché proprio don Mimmo ha chiesto di celebrare in un orario diverso per non sovrapporsi con le messe in programma nelle parrocchie del quartiere.
Questo suo desiderio assume dunque un carattere religioso, ma anche sociale: è un’ulteriore manifestazione della sua volontà di stare tra la gente, soprattutto di far sentire la sua vicinanza a chi vive situazioni difficili, ma allo stesso tempo, la sua presenza nel campo rom punta ad essere anche una denuncia di questa stato di degrado che va avanti da anni senza una risposta definitiva.
Sara Finamore