Capodichino, l’arcivescovo Battaglia chiude il Sinodo della parrocchia Immacolata Concezione

Ieri mattina si è tenuta la celebrazione conclusiva del Sinodo della parrocchia Immacolata Concezione di Capodichino che è stata presieduta da S.E. Mons. Domenico Battaglia, Arcivescovo Metropolita di Napoli (nelle foto di Sara Albino)

Alla santa messa erano presenti, in rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, il capitano Marzia La Piana, comandante della compagnia Napoli Stella e il maresciallo Luigi Di Pastena, comandante della stazione Secondigliano; per la Municipalità 7, il presidente Antonio Troiano e il vice Giuseppe Grazioso.

Don Mimmo è stato accolto calorosamente dalla comunità parrocchiale e in particolare da una rappresentanza dei bambini del catechismo che hanno composto la scritta “BENVENUTO!”  e letto poi un piccolo messaggio, chiedendo all’Arcivescovo di pregare per la pace nel mondo e di fare qualcosa per tenere Napoli più pulita.

“Bambini, io prego ogni giorno per la pace, perché so quanto fa male a tutti, soprattutto ai più piccoli e per Napoli vi dico che io cerco di fare il possibile perché Napoli è davvero la città più bella del mondo” ha replicato l’Arcivescovo.

La celebrazione si è aperta con le parole del segretario del Consiglio Pastorale parrocchiale, Sergio Curcio, che ha dato il benvenuto a don Mimmo sottolineando  l’importanza del Sinodo che apporterà cambiamenti all’interno della comunità parrocchiale: “In questo tempo, ma soprattutto in questa settimana, ci siamo impegnati molto per formulare il documento sinodale che rappresenterà il materiale su cui lavorare come parrocchia d’ora in avanti; il nostro Sinodo parrocchiale si innesta anche in quello che è il 31esimo Sinodo della Chiesa di Napoli e oggi siamo qui affinché Sua Eccellenza possa ratificare e approvare il documento e il Credo che abbiamo formulato come comunità per cominciare a costruire le attività future e ciò che sarà la nostra parrocchia da oggi in poi”.

“Benedico il vostro cammino sinodale e ci tengo a sottolineare che cammino con voi e il Signore ci accompagna in questo percorso” così si è espresso l’Arcivescovo all’inizio della celebrazione e ha poi proseguito il suo pensiero nell’omelia: “Mettete sempre al centro del vostro cammino la Parola di Dio e sia la vostra parrocchia come il sicomoro per Zaccheo: siate uniti, camminate insieme e fate in modo di essere una porta aperta, affinché la Chiesa diventi casa per tanti e madre per tutti. A questo proposito, la parola chiave del Vangelo di oggi è “cercare”, inteso come desiderio di conoscere…quanto c’è di Zaccheo in me? Quanto cerco Gesù nella mia vita? E vi dico che il regno di Dio appartiene agli inquieti, perché l’inquietudine allarga il cuore. Non fermatevi di fronte agli ostacoli della vita, tutto nella vita ha un senso e il Signore vi rimette sempre in piedi perché c’è un sicomoro per ognuno di noi: osate la speranza, scegliete Cristo e non datevi mai per vinti perché anche quando vi sentite messi all’angolo perché Dio è nel vostro grido d’aiuto, è anche nelle lacrime più nascoste, solo per moltiplicare il vostro coraggio. Vi auguro come comunità di avere il coraggio di andare oltre le difficoltà e di uscire da queste mura, perché solo quando la Chiesa esce dalle sacrestie diventa credibile, perché abitando la strada si incontrano le fatiche della gente, si conoscono la solidarietà e la speranza e la Chiesa è chiamata a fare questo”- Sua Eccellenza ha poi rimarcato l’importanza di amare la vita avendo fiducia nel Signore e di testimoniare l’incontro con Lui nella nostra vita quotidiana: “Il nostro cuore deve diventare luogo abitato dalla presenza del Signore e fidatevi di Lui. Allontaniamoci dai giudizi e dai pregiudizi che fanno male, prima a noi stessi: la fede è una questione di sguardi perché è nello sguardo di Dio che ci sentiamo accolti sempre, con tutte le nostre fragilità e senza giudizi” e ha concluso dicendo: “Cercate sempre di mostrarvi disponibili e dite sempre, a tutti questa semplice frase: “io ci sono per qualsiasi cosa” perché noi ci siamo perché crediamo nell’Amore di Dio. Buon cammino sinodale a tutti voi”.

Al termine dell’omelia, ha poi firmato il documento sinodale, seguito dal parroco dell’Immacolata Concezione, Mons. Doriano Vincenzo De Luca e da tutti gli addetti ai lavori che hanno redatto il documento, che segna l’inizio di un nuovo cammino per la comunità parrocchiale.

Sara Finamore

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