Nei giorni scorsi l’area interessata dallo scoppio del 23 gennaio 1996, al Quadrivio di Secondigliano, è stata interessata da un massiccio intervento di bonifica, affidata a SMA Campania, dopo un lungo periodo di abbandono. Restano le criticità più volte denunciate dall’Associazione Familiari Vittime della voragine di Secondigliano e dai residenti che lamentano una situazione di diffuso degrado e il mancato decollo del piano di riqualificazione.
Pasquale Esposito, consigliere comunale del PD, già consigliere della Municipalità 7, i ritardi sull’area del Quadrivio sono innegabili …
«In questi 27 anni si è fatto poco o nulla, sia sulla gestione ordinaria e sia sulla progettazione e realizzazione. In quest’ultimo anno finalmente siamo riusciti come Amministrazione a fare poche cose, ma utili per ridare dignità a questa parte di città che merita decoro e riscatto».
Cosa nello specifico? «Il parco Emilia Laudati, dedicato ad una vittima della tragedia, nel Rione dei Fiori, è stato riqualificato ed aperto alla cittadinanza. Grazie all’asd Secondigliano è stata avviata una raccolta fondi per ristrutturare il campetto all’interno del medesimo parco con Il Fatto quotidiano».
I cittadini segnalano perfino il mancato spazzamento nell’area ex mulino di via Napoli Capodimonte: «Abbiamo accertato che quest’area è di competenza della Municipalità 8 e dopo oltre 15 anni si è stabilito che Asia deve intervenire in modo ordinario. Si sta lavorando per rifare in tempi brevi un murales in sostituzione di quello oramai deteriorato. Dall’altro lato, su via Limitone, c’è stato un intervento di manutenzione del verde grazie alla sinergia tra Comune, Municipalità 7 e Regione».
E la riqualificazione complessiva dell’area? «In Comune stiamo lavorando per recuperare i fondi di un vecchio progetto PRU che l’Amministrazione non è interessata a perseguire, ci sono circa 745mila euro. L’idea è quella di realizzare uno spazio fruibile alla cittadinanza con un monumento dedicato alle vittime della tragedia».